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Storie di PG

La maestosa città di Darro tra le sue origini da un avamposto creato dai Titani per ospitare l'uomo, o almeno così dice la tradizione. Da allora, questo piccolo villaggio si è contraddistinto per la sua irrequietezza e brama di conquista. Oggi Darro è la capitale di un Impero, e la sua rampante guida è Gaudio Tenax.

Intervallata da pianure calde e fertili e da monti contorti ricoperti di vegetazione, Tebalia è la terra madre dell'Impero di Darro e di molte altre civiltà. Qui il territorio è molto antropizzato, e si trovano molte cittadine, ma altrove l'ordine delle città tarda ad arrivare. Non è una terra facile, ed il pericolo si annida sotto forma di bestie, o di uomini di ogni genere.

Regione inspiegabilmente desertica ed arida, l'unica speranza di vita si trova nel fiorente sacro fiume Yerophan. Nubis è la sua città maggiore, anche se sotto il dominio di Darro.
Qui la civiltà nacque per la prima volta, aiutata dai Titani attraverso l'insegnamento della Magia Arcana e Sacra.
Ivi la magia antica, il mistero e lo splendore dei palazzi si intrecciano in un miscuglio irresistibile agli avventurieri.

Isole al largo del Mare Occhio del Titano, che, essendo al centro, ne formano una "Iride" spezzettata. Fertili e afose isole, sono tra le prime conquiste dell'Impero. Sulle coste vi sono placide cittadine portuali, mentre verso l'entroterra vi sono foreste calde e sorprendentemente profonde. Sono puntellate di antichissimi templi, testimoni di un dominio più antico di quello di Darro.

La regione in cui sorge il piccolo Regno di Vugrundur, è caratterizzata da un'alternanza di grandi radure soleggiate ed un'intricata foresta di alberi altissimi e fitti. In queste terre aleggia una strana magia, la magia dei Padri degli Uomini di Snoheim, e si narra che stregoni e fattucchiere pratichino i loro rituali di occulto e sangue.

Vugrundur è nata con l'intento di un Titano di trovare una nuova casa per gli uomini e i suoi figli. Ponendo la sua Fiamma Eterna su un altare conico, ha così fondato una città che si è fatta spazio con l'eroismo e la magia attraverso quelle dure contrade. Oggi Vugrundur è il centro nevralgico di un regno che ha a che fare con numerosi problemi, non ultimi fra questi il fratricidio e antica e pericolosa magia. Quivi governa lo Harl Olef Warborne.

Territorio selvaggio, scabro e tortuoso, i Fiordi Mola di Drago sono, appunto, un insieme labirintico di fiordi che, visti dalla parte del mare, assomigliano alle aguzze punte dei denti della bestia antica da cui prendono nome. Dotata di un paesaggio ricco, dai ghiacciai a fitti boschi, questa terra ospita bestie sconosciute e covi di pirati e banditi.

Snowland è la terra compresa tra i Fiordi e Vurgundland. Dal paesaggio ondulato e irregolare, in questa terra il clima è rigido, tanto che l'Inverno arriva prima e finisce dopo, ed è frequentemente flagellata dalle tormente. Nei piccoli boschetti e nelle pozze d'acqua ghiacciata vivono bestie gigantesche e gelide creature che controllano lo stesso potere del Ghiaccio.

Firgadar è la città Nanica più popolosa, influente e ricca, tanto da detenere gran parte del commercio di fattura nanica ed un esercito molto vasto.
Essa è stata costruita negli anni dai Nani stessi all'interno di una montagna presso i Monti Sanguigni, e vi era prima che i Titani e i Draghi mettessero piede su Morne.

Gruppo di alti monti che si localizza nei pressi di Firgadar, la quale è pure costruita dentro una versione più piccola di queste vette.
Essi sono caratterizzati dal colore rosso scuro, che ricorda quello del sangue. Si dice che anni fa, il Titano Syrtry intraprese una battaglia contro il Drago Musta, che venne ferito a morte, e si accasciò su queste vette, macchiandole per sempre.

Terra nera e brulla, di scura e tagliente roccia vulcanica, è caratterizzata da strane formazioni che ricordano grandi torri, ponti, passaggi, ed è puntellata di enormi antri che si perdono nell'oscurità. Ogni tanto, delle fiamme o getti di acqua e fango escono fuori da punti nel terreno. Queste terre brulicano di creature e mostri elementali che controllano il potere del Fuoco e del Ghiaccio.
I Nani credono che uno degli enormi antri di questa terra porti alle porte degli Inferi.

Enorme pianura che costituisce la maggior parte del corno verde, si presenta a volte come brughiera ventosa, a volte come un mare d'erba. Deve il suo nome non solo alle sonore tempeste che si verificano periodicamente, ma anche agli zoccoli furiosi dei gruppi di orchi che la attraversano.

La Costa del Corno Verde si chiama così in quanto è scossa in quasi tutti gli angoli da venti impetuosi, e non di rado i suoi cieli si odono "borbottare" dei tuoni e dei lampi delle tempeste in alto mare.
Lungo la costa vi sono villaggi e cittadine portuali, in genere abitati da Uomini o Orchi, questi ultimi vicino Gul'Hutam.

Gul'Hutam, ovvero "Terra buona" in Orchesco, è la maggiore città degli orchi che sono diventati stabili. Essa è una città giovane, ancora piccola ed instabile dal punto di vista politico. Tuttavia, l'ideale che tiene insieme la città è contrastare le orde di orchi nomadi che spesso tentano di assaltare la città. Guida spirituale e politica è il determinato Sod Raglator.

Immensa foresta sacra agli Elfi, essa si estende dalla Dragon Crest Chain fino ai monti che danno sulla Tebalia. Qui gli elfi vivono in sincronia con la natura, ed hanno sviluppato una tecnologia sufficiente con il solo uso della magia. Essa è disseminata di piccoli avamposti, ponti e piattaforme, tutte sospese e celate a chi guarda dal basso. Sebbene ciò possa sembrare idilliaco, le creature che qui vi dimorano non sono per nulla docili, e spesso si scontrano con gli Elfi stessi.
Inoltre, nei suoi recessi nasconde un antico segreto.

Eauchemin è una città costruita sul largo e placido delta del fiume Greydrop che dà sul Grande Mare Meridionale. Essa è una città essenzialmente fluviale e quasi palustre, dove gli abitanti vivono sopra palafitte e case sospese sull'acqua, ma anche grandi barche in cui possono vivere più famiglie.
Qui la popolazione è varia, ed considerata un crocevia di razze, sebbene non sia poi così ricca. Difatti, i viaggiatori tendono ad andarsene presto.

Sono le paludi che crescono sulle rive dei molteplici bracci del fiume Greydrop, e che praticamente abbracciano anche la città di Eauchemin.
Qui l'aria è insalubre e nebbiosa, e la vegetazione è fitta e, talvolta anche letale. Qui si nascondono bestie mostruose di ogni tipo: nell'acqua, tra le piante, sugli alberi.
Si dice che nella parte più profonda della palude vi siano dei salici che "contengano" le anime degli antichi abitanti di Morne.

Nirwood è l'enorme foresta che si trova alle spalle di Gloom Marsh, là dove il terreno è più rialzato ed il Greydrop si getta a cascata nelle paludi sottostanti. Qui crescono enormi alberi dal tronco scuro le quali fronde oscurano quasi del tutto la luce del sole, e la vegetazione ha toni tra il marrone scuro ed il grigio. Tutto ciò contribuisce a creare un'atmosfera tetra e oscura, selvaggia e pericolosa.

Ten'Quin è un'antichissima città umana, sorta ancora prima di Darro. Un tempo sfavillante e ricca, nonché capitale di un ricco regno che comprendeva tutta Win'Lan, quando i Titani si scontrarono con i Draghi e questi perdettero, la città andò in contro ad un lento decadimento.
Oggi essa è pericolosa, vecchia e quasi fatiscente, dure lotte intestine l'hanno attraversata. Il re Qubl'Hai è in carica, e si barrica dietro le porte del Sacro Palazzo.
Ma un germe antico comincia a ricrescere tra le case...

Terra umida e calda, è caratterizzata da piantagioni di risaie e zone morte in cui l'acqua ristagna. Questa è la regione in cui sorge la città regia di Ten'Quin, ed è costellata da piccoli villaggi, e cittadine solo sulla costa.

Foresta variopinta che si estende fino anche al limitare con la città regia di Ten'Quin. Famosa per essere densa di una magia che ha effetto anche sulle bestie e sulla terra, la vegetazione è colorata di mille colori inusuali. Si dice anche che nel profondo della foresta gli alberi si muovino e parlino.

Montagne e passi alti immersi in una profonda vegetazione pluviale. Chi ci si avventura può godere di paesaggio meraviglioso, ma la foresta ospita bestie ed insidie di portata mostruosa. A volte, tra la vegetazione, spicca qualche tempio abbandonato o poco frequentato.

La spiaggia di Sa'Gri sembra del tutto innocua.
Le sue sabbie sono così candide che da lontano l'isola sembra brillare ed emettere luce propria, rendendola addirittura leggendaria. Calda ed accogliente, è la meta che ogni naufrago desidererebbe, è la terra su cui ogni marinaio vorrebbe installarsi. Pescosa e felice, ci si può avvicinare solamente con una barchetta. Ma non è detto che possiate ritornare. Le leggende parlano di donne bellissime, che si nutrono di carne umana.

E' il fiume principale dell'isola di Sa'Gri. Ampio e poco veloce, le sue acque sono cristalline. Le rive all'interno dell'isola sono però quasi del tutto invase da una foresta di mangrovie, ma nelle parti più accoglienti vi attendono sorprese.

Questo è il nome evocativo dato alla grande foresta pluviale che copre gran parte dell'isola di Sa'Gri. Vicino l'acqua del fiume Sa'Gri'Lan, essa si presenta come un'impenetrabile foresta di mangrovie, mentre se ci si addentra dalla spiaggia diventa un soffocante labirinto di tralci e viticci infestato di creature inimmaginabili.
La cosa più misteriosa è che molti alberi, e la terra stessa, sembrano respirare. Non passi mai inosservato. Non sei mai solo.

Grande monte che sorge al centro dell'isola, ricorda un'enorme scoglio aguzzo, arcigno, e verde come la speranza. Proteso verso il cielo come per ferirlo, al solo guardarlo il desiderio di raggiungerlo e conquistarlo vince gli spiriti desiderosi di avventura.
Ma nessuno sembra averlo mai raggiunto veramente, e le leggende raccontano che si allontani sempre più dal viaggiatore.

Sedetevi, prendetevi una birra e andate fuori di testa. Oppure discutete di passioni, cantate le vostre gesta, mostrate i vostri dipinti decisamente all'avanguardia, alimentate il vostro voyeurismo con le foto degli utenti, o fate i seriosi e discutete di etica, religione e coniglietti batuffolosi.
Perché i coniglietti batuffolosi sono una cosa seria.

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